15 novembre 2023, a cura del team Silverskin
Il base layer, meglio noto con il nome di maglia termica o con il generico termine intimo tecnico, è il capo indispensabile per chi si allena e pratica sport all’aria aperta. In questo articolo cercheremo di spiegare cos’è il base layer e come funziona.
Forniremo anche una pratica guida su come scegliere il base layer più adatto alle proprie esigenze, in base all’attività sportiva praticata e alle temperature che si affronteranno nella prossima uscita in bici, sugli sci o lungo i sentieri di montagna.
Cos’è un Base Layer?
Strato base: la traduzione letterale di base layer fa subito capire di cosa si tratta. Il base layer è il primo strato a contatto con la pelle, è la base su cui strutturare il resto dell’equipaggiamento sportivo, indipendentemente dall’attività e dalla stagione.
Questo importante strato, infatti, si utilizza sia d’inverno che in estate con due principali obiettivi: mantenere la pelle asciutta e termoregolare, ovvero stabilizzare la temperatura corporea. Il risultato? Godersi il proprio sport preferito, in una perfetta sensazione di comfort.
Il comfort durante la pratica di un’attività sportiva, che sia bici, running, sci o alpinismo, significa tre cose:
- non sentirsi bagnati di sudore;
- non avvertire sensazioni di caldo o di freddo;
- non sentirsi costretto nei movimenti.
Come fa la maglia termica a creare una situazione di comfort ottimale, in cui restare concentrato solo sulla performance? La risposta sta nei materiali traspiranti, che favoriscono l’evaporazione del sudore, nei filati innovativi, che offrono protezione e mantengono la temperatura corporea costante, e nelle tecniche costruttive all’avanguardia, che permettono di realizzare capi di intimo termico avvolgenti ma che non impediscono il gesto atletico.
Quando si parla di base layer si intendono tutti quei capi tecnici studiati per essere indossati come primo strato a contatto con la pelle: non ci si riferisce solamente alle maglie base layer, ma anche ad altri strati, come i base layer leggings o gli accessori come i sottoguanti.
Il ruolo del Base Layer nei diversi sport
Il base layer è lo strato che può fare la differenza quando si pratica attività sportiva all’aperto: oltre a far stare bene, mantenendo la pelle asciutta ed offrendo una termoregolazione perfetta, infatti, riduce il rischio di infortuni muscolari o di ammalarsi a causa degli sbalzi di temperatura.
Non c’è sport outdoor in cui l’utilizzo dell’intimo termico non sia raccomandato: vediamo che ruolo gioca il primo strato nelle discipline sportive più amate.
Base Layer per il Ciclismo
Il ciclista che trascorre tante ore in sella ha due certezze: suderà tanto, affronterà temperature diverse. Dalla pianura alla salita, passando per i lunghi misti, un base layer altamente traspirante e capace di mantenere la temperatura corporea costante è la chiave per pedalare in totale comfort. Un base layer smanicato come PRIMO Thermo Dry Pro, studiato per le attività ad alta intensità come una salita con pendenze impegnative, o una maglia termica a manica lunga della collezione Stay Warm, ideale quando non si rinuncia ad uscire in bici anche in inverno, sono l’intimo tecnico perfetto per chi pratica il ciclismo su strada, mountain bike o gravel. Portando il sudore all’esterno e lasciando la pelle asciutta, è possibile scalare senza sentire troppo caldo e lanciarsi in discesa, senza dover indossare una mantellina antivento per proteggersi.
Base Layer per il Trekking
La cosa che gli escursionisti temono di più? Quando scatta il brivido di freddo o quella fastidiosa sensazione di bagnato che avvertono quando interrompono l’attività. Se questo avviene, significa che il primo strato a contatto con la pelle non è adeguato. Il base layer per il trekking è un capo intimo capace di gestire al meglio l’umidità prodotta dal sudore e di asciugare rapidamente, offrendo all’occorrenza uno strato protettivo che isola dalle temperature che si irrigidiscono man mano che si sale in altezza. La scelta della maglia termica più adatta per il trekking dipende dall'intensità e dalle condizioni meteo. Ad esempio, se si pratica speed hiking in inverno, il base layer Stay Fresh a mezza manica è la soluzione ideale, ma se l’intensità è bassa o si deve bivaccare, con temperature esterne che precipitano sotto lo zero, meglio mantenere la temperatura corporea costante e aggiungere una sensazione di calore aggiuntiva con le maglie termiche a manica lunga collo alto della collezione Stay X-Warm.
Base Layer per il Running
Il running è uno sport dove l’intensità è sempre alta o medio/alta, il che significa che chi corre suda molto, indipendentemente dalla stagione. L’intimo tecnico perfetto per chi ama il running o il trail running deve quindi avere ottime capacità traspiranti, favorire la rapida evaporazione del sudore e termoregolare. Considerata l’intensità della corsa è quindi consigliabile non coprirsi mai troppo e, in generale, optare per un base layer in base alla lunghezza del percorso. Se nella stagione fredda si esce a correre per un allenamento breve, una manica lunga come PRIMO Thermo Dry Pro offre massima capacità di scarico del sudore e una termoregolazione perfetta; se invece si affronta una corsa più lunga con dislivelli, l’ideale è la combo tra una maglia termica a mezza manica come il base layer Stay Fresh e dei manicotti. In questo modo, è possibile modulare lo strato base in funzione delle proprie sensazioni fisiche, senza rischiare che la performance diminuisca.
Base Layer per lo Sci
In ambienti freddi come la montagna, dove le temperature scendono spesso sotto lo zero e le condizioni meteorologiche possono cambiare in modo repentino, la scelta dell’intimo termico su cui costruire il resto dell’equipaggiamento è particolarmente importante. Questo strato deve mantenere asciutti e proteggere dalle temperature rigide, mantenendo la temperatura corporea costante. A seconda dell’attività praticata, dall’intensità e dal sistema di layering preferito, occorre scegliere attentamente lo strato next to skin. Per gli appassionati discesisti, il total look della collezione Stay Warm, composto da base layer a manica lunga, leggings corto al ginocchio, sottoguanti e calze, rappresenta la soluzione ideale per affrontare lunghe giornate sugli sci. Gli amanti dello sci alpinismo, invece, hanno bisogno di un intimo tecnico come PRIMO Thermo Dry Pro, che massimizza lo scarico del sudore, rendendo la salita con le pelli davvero confortevole. Per le avventure più estreme su neve e ghiaccio c’è la collezione Stay X-Warm, che protegge dal freddo fino a -40° con maglie termiche che disperdono il calore corporeo più lentamente e con pratici accessori come il passamontagna.
Base Layer in Base alla Temperatura
Conoscere la temperatura esterna in cui si praticherà il proprio sport preferito è una variabile importante per la scelta di quale base layer indossare; non a caso le nostre collezioni specificano il range di temperature per cui sono più indicati. Qui sotto trovi un breve riassunto delle caratteristiche principali delle collezioni Stay Fresh, Stay Warm, Stay X-Warm e PRIMO Thermo Dry Pro, delle temperature in cui si possono utilizzare al meglio e i principali sport per cui sono stati sviluppati.
STAY FRESH
DA 10° A 40° - La collezione Stay Fresh è stata progettata con una particolare attenzione nel garantire comfort e freschezza. I base layer di questa linea scongiurano la fastidiosa sensazione di bagnato quando si praticano sport ad intensità medio-bassa, in presenza di temperature elevate. Ideale per: bici, running, trail running, trekking, arrampicata estiva.
STAY WARM
DA -20° A 20° - I base layer della collezione Stay Warm sono tra i nostri capi più versatili, in quanto capaci di coprire un ampio range di temperature ed attività, sia a bassa che alta intensità. Contribuiscono a dissipare velocemente il sudore, preservando al contempo un piacevole tepore per affrontare anche le temperature sottozero. Ideale per: sci, bici, running, trail running, alpinismo, trekking.
STAY X-WARM
DA -10° A -40° - Le maglie termiche della collezione Stay X-Warm creano un microclima a temperatura costante tra tessuto ed epidermide, ideale per fronteggiare le condizioni termiche più rigide fino a -40°C. Il calore prodotto dal corpo viene disperso più lentamente rispetto ai base layer delle altre linee, aiutando a rimanere alla temperatura ideale più a lungo. Ideale per: trekking in alta quota, arrampicata su ghiaccio, escursionismo invernale.
PRIMO THERMO DRY PRO
DA 0° A 20° - Studiati specificatamente per l’alta intensità, i base layer PRIMO Thermo Dry Pro coniugano la massima capacità di scarico del sudore con una perfetta termoregolazione, lasciando la pelle asciutta durante in tutte le attività con una forte componente aerobica o sforzi anaerobici. Pur coprendo un range di temperatura da 0° a 20°, la scelta di utilizzo di questo intimo tecnico dipende dall’intensità dell’allenamento piuttosto che dalla temperatura esterna. Ideale per: bici, running, trail running, speed hiking, sci alpinismo, sci di fondo.
Base Layer in base al Tessuto
Lana, poliestere, seta, soluzioni ibride: chi è alla ricerca di un intimo termico oggi ha a disposizione un’offerta molto ampia di materiali tra cui scegliere. Per orientarsi tra queste opzioni, si devono considerare anche le caratteristiche che vanno oltre alla traspirabilità e alla termoregolazione – le due funzioni principali che definiscono il base layer stesso – come la vestibilità, la capacità di contrastare i cattivi odori e la durata nel tempo. Se la lana merino sembra essere la soluzione più utilizzata grazie alle sue ottimali caratteristiche, l’evoluzione dei materiali tecnici e delle fibre sintetiche hanno permesso di superare alcuni limiti delle fibre naturali, come un’asciugatura più rapida e la massima libertà di movimento.
Lana Merino
Tra tutte, la lana merino è una fibra naturale particolarmente apprezzata per la sua capacità di assorbire l’umidità corporea e di offrire uno strato isolante capace di proteggere dalle temperature fredde ma anche dal caldo. Morbidi e confortevoli da indossare, le moderne maglie termiche in lana merino non prudono e trattengono gli odori all’interno della fibra, rilasciandoli solo al lavaggio. Uniche note dolenti per questo materiale riguardano il ciclo di vita più ridotto e la sua cura: tende infatti a sviluppare nel tempo piccoli fori che compromettono le prestazioni, è la preda preferita delle tarme e richiede un particolare attenzione nel lavaggio e nell'asciugatura.
Tessuto con Fibre d'Argento
Il settore dell’abbigliamento tecnico sportivo sfrutta ormai da tempo i benefici offerti dell’argento. Esistono tessuti trattati, come quelli agli ioni di argento, e tessuti in cui le fibre di argento puro sono parte integrante del filato, come quello dei nostri base layer. La particolare tecnologia del filato Silverskin fa sì che le proprietà antibatteriche, ipoallergeniche ed anti-odore dell’argento vengano preservate nel tempo e non vengano disperse durante i lavaggi. Questa caratteristica, unita alla struttura a fibra cava e ad una speciale tecnica di lavorazione del filato, ha permesso ai nostri base layer di fissare nuovi standard non solo in termini di traspirabilità e termoregolazione, ma anche di elasticità e comfort di utilizzo. I nostri capi di intimo tecnico sono talmente morbidi, elastici e performanti, che ti dimentichi semplicemente di averli indossati.
Guida alla Scelta del Giusto Base Layer
Fin qui abbiamo spiegato perché il base layer è un must per chi pratica sport sia in estate che in inverno, come scegliere quello giusto in base alle temperature che si affronteranno e quali sono i tessuti più performanti. C’è un’ultima cosa che può aiutare nel decidere quale maglia termica acquistare: l’intensità dell’attività sportiva. Per rendere semplificare, si considere la seguente infografica:
Conclusioni
La scelta della maglia termica più adatta alle proprie esigenze richiede lo stesso grado di approfondimento di caratteristiche e dettagli tecnici con cui si scelgono le attrezzature, come una nuova bici, gli sci o una scarpa da running. Questo perché, come abbiamo visto, il base layer è lo strato che fa la differenza, soprattutto se lo sport praticato mette di fronte a situazioni meteorologiche particolari. Essere ben informati sulle soluzioni disponibili e non scendere a compromessi sulla qualità dei materiali, sul comfort e sulla protezione che questa seconda pelle deve assicurare, è il primo passo per non sbagliare.
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© photo: Camilla Pizzini, Francesco Zigliotto
